Expo-Event

È così che le fiere continueranno a guadagnare punti in futuro: "Dobbiamo essere tutti uniti"

3 maggio 2019
Il settore fieristico svizzero sta affrontando quella che probabilmente è la sua sfida più grande. La digitalizzazione, l'aumento della velocità e l'elevata pressione del settore costringono le sedi espositive a ripensarsi. Ma in quale direzione? Questa è la domanda che si è posta l'Associazione EXPO EVENT Swiss LiveCom sul sito della BERNEXPO sul tema "Fiera 2.0 - quali formati muoveranno i mercati di domani?

"Il settore fieristico sta cambiando, le grandi fiere stanno scomparendo e nuovi format stanno conquistando il mercato", ha riassunto Stephan Forseilles, Head of Technology & Digital Transformation di easyfairs, nel suo discorso programmatico, la situazione attuale del settore fieristico. L'esperto invita alla cautela: "Spesso si pensa di essere pronti per i cambiamenti che la tecnologia porta con sé. Ma i cambiamenti spesso avvengono più velocemente di quanto pensiamo. Come leader del settore fieristico, è nostro compito cogliere questo momento per noi stessi e non perderlo" Forseilles è certa che non sia troppo tardi per il formato fieristico. "L'industria fieristica è tutt'altro che estinta. Tuttavia, è essenziale che ci adattiamo alle nuove tecnologie. E come organizzatori di fiere, dobbiamo mostrare ai nostri espositori e ai diversi settori come possiamo evolvere tutti insieme per non perdere la rotta e scomparire"

La scelta del luogo per il panel "Messe 2.0 - welche Formate bewegen die Märkte von morgen?", presieduto dal presentatore di SRF Hannes Hug, non è stata casuale: il BEA è il più importante format pubblico del BERNEXPO GROUPE e, a differenza di piattaforme recentemente abbandonate come Züspa o Muba, opera con grande successo anno dopo anno. Questo è dovuto in parte al fatto che l'evento sociale più importante della Svizzera si reinventa costantemente, coltivando allo stesso tempo le sue radici tradizionali e regionali.

Ma questo da solo non basta, come ha sottolineato il relatore Oliver Vrieze, Chief Marketing & Sales Officer di BERNEXPO GROUPE : "Non dobbiamo riposare sugli allori, ma evolverci costantemente e offrire ai nostri visitatori un'esperienza sempre migliore" In generale, considera il comportamento degli utenti in costante evoluzione come la sfida più grande. Per lui la soluzione è ovvia: "Come organizzatore di fiere, l'apertura e il coraggio di cambiare sono indispensabili. Ogni singola fiera che un'azienda come BERNEXPO GROUPE organizza ha bisogno di un'idea propria per funzionare. Per esempio, al pubblico di una fiera B2B come BLE.CH dobbiamo offrire qualcosa di diverso rispetto ai visitatori della BEA o dell'HeroFest"

Walo Dalhäuser, Managing Director Own Events Switzerland, MCH Swiss Exhibition, ha sottolineato l'importanza dell'interazione tra visitatori ed espositori: "Il comportamento di vendita dei visitatori, ovvero la funzionalità della fiera, è cambiato. In passato, i visitatori venivano in fiera per fare acquisti. Oggi, invece, spesso si fanno consigliare dai nostri espositori in fiera, provano le apparecchiature in loco e poi acquistano online a casa" Questo rappresenta un grosso problema per gli espositori e un potenziale di frustrazione altrettanto grande. Secondo Dalhäuser, è quindi ancora più importante che "insieme agli espositori e agli allestitori, rendiamo il mondo analogico nuovamente attraente per la nostra clientela". Sebbene anche il settore fieristico debba affrontare la digitalizzazione, Dalhäuser ne è certo: "Quanto maggiore è la digitalizzazione, tanto maggiore è la controtendenza verso le esperienze e le emozioni analogiche. I prodotti regionali, l'artigianato tradizionale e il bricolage, ad esempio, sono più popolari che mai"

Markus Lauber, amministratore delegato di Messe Luzern, vede nelle piattaforme digitali e incrociate il modello più promettente per il futuro: "Nel mondo di oggi non possiamo evitare di sfruttare le sinergie con le fiere concorrenti. Spesso abbiamo gli stessi espositori e gli stessi visitatori. Per questo ha senso mostrare insieme quali competenze, esperienze ed emozioni attendono i visitatori in fiera" Ma allo stesso tempo avverte: "Dobbiamo essere più autocritici. Come organizzatori di fiere, non siamo responsabili solo dell'affitto degli spazi agli espositori. Tutto ciò che facciamo per aumentare il numero dei visitatori deve offrire un valore aggiunto anche ai nostri espositori. Negli ultimi anni lo abbiamo un po' dimenticato"


Alla fine, il gruppo di esperti si è trovato d'accordo: la situazione migliorerà solo se tutte le parti coinvolte si uniranno. Oliver Vrieze ha sostenuto questa tesi: "Espositori, allestitori e organizzatori devono lavorare insieme affinché i nostri ospiti possano vivere la visita in fiera e, soprattutto, ricordarla positivamente"

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